La produzione di lame a nastro per legno si basa su specifiche molto precise che devono essere considerate prima di acquistare il prodotto: queste caratteristiche vanno considerate sia se la nostra sega è nuova, sia se dobbiamo sostituire una lama usurata. Gli aspetti da valutare saranno diversi a seconda dei casi, vediamo quali sono.

Fra i parametri di taglio lame a nastro dobbiamo considerare le dimensioni, lo spessore, il passo, la dentatura, la stradatura e la qualità. La scelta sarà orientata dal tipo di lavoro che andremo a svolgere, quindi verrà influenzata dalla rapidità del taglio, dalla durata dell’esecuzione, dal tipo di legno che andremo a manipolare con la sega.
Il legno può essere duro o tenero, fresco oppure secco, di conifera, latifoglia o tropicale.

Dimensioni e spessore della lama della sega a nastro

Innanzitutto dobbiamo valutare la dimensione della lama, la lunghezza e la larghezza. Se stiamo acquistando una nuova sega sceglieremo quella più adatta al tipo di legno da tagliare, se dobbiamo sostituirla, porremo attenzione alle indicazioni date dalla casa produttrice originale della sega in nostro possesso. Generalmente vi è una targhetta che indica la lunghezza minima e massima della lama: dovremo considerare quella massima in modo da poterla riutilizzare se dovesse rompersi e necessitasse di riparazione. La minima serve per sapere se la lama è ancora utilizzabile e se sia opportuno montarla sulla sega o meno.
Queste informazioni sono necessarie per evitare che non entri nei due volani oppure che si sganci una volta azionata la sega.
Lo spessore della lama invece ne determina la flessibilità: entra quindi in gioco il tipo di legno che andremo a tagliare e per quanto tempo dovremo utilizzare la sega. Se troppo flessibile, per quanto agevole, potrebbe non durare abbastanza.

Il passo e la dentatura della lama

Si definisce passo della lama lo spazio che intercorre fra un dente e l’altro: questa dimensione va valutata insieme allo spessore in quanto più ampio sarà il passo, più spessa sarà la lama, per non influire negativamente sullo sforzo compiuto dalla stessa che potrebbe danneggiare la dentatura. La longevità della lama sarà quindi determinata da quanto lo sforzo effettuato verrà distribuito su tutti i denti: una lama con passo stretto sarà certamente più veloce e avrà un consumo inferiore di metallo. Dobbiamo però considerare che tipo di legno stiamo tagliando e il tipo di taglio che decidiamo di eseguire: quest’ultima opzione influirà anche sulla scelta della dentatura della lama che potrà essere più o meno “aggressiva” in base alla precisione che stiamo cercando.

La stradatura e la qualità della lama

Per evitare che la lama si blocchi durante il taglio, è importante valutare la sporgenza laterale della dentatura: la stradatura della lama, appunto. Dover cambiare troppo spesso la posizione del legno inciderebbe pesantemente sulle tempistiche di lavorazione, mentre velocità e precisione sono le caratteristiche che dobbiamo ricercare per fare la nostra scelta.
La produzione di lame a nastro per il legno offre inoltre un’ampia gamma di materiali possibili. In commercio si trovano lame in metallo duro, bimetalliche, al carbonio e perfino diamantate.
La loro resistenza è anche determinata dal tipo di trattamento termico al quale vengono sottoposte: in commercio troviamo infatti lame particolarmente resistenti che sono state trattate con tecniche particolari e brevettate proprio per questa specifica. La qualità della lama sarà quindi determinata non solo dal materiale, ma anche dal modo in cui questo è stato temprato.

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