Sapevi che negli ultimi anni è aumentata la richiesta di prestazioni professionali e di prodotti legati al mondo della natura? Ebbene sì, a quanto pare c’è sempre più voglia di curarsi nel rispetto non solo dell’ambiente, ma anche del proprio corpo.

Tra le professioni più richieste c’è quella del naturopata. Se anche tu stai pensando di avviare una carriera del genere, leggi attentamente questa guida nella quale ti daremo indicazioni e suggerimenti su come si diventa naturopata.

Come si diventa naturopata: capirne il motivo

Il primo passo da compiere se si vuole diventare naturopata, prima ancora di studiare, è chiedersi perché si vuole svolgere proprio questa professione. Se la risposta è ‘che va di moda’, allora sarebbe bene desistere. Se invece la motivazione ha a che fare con l’apprezzare la filosofia che sta alla base della naturopatia, e con il desiderio di aiutare le altre persone, ecco che la motivazione ti garantirà successo.

Si tratta infatti di curare in maniera naturale vari disturbi legati soprattutto a disequilibri e stress, troppo frequenti nella vita di oggi.
Il naturopata ha un approccio olistico, e quindi considera sia pratiche della medicina moderna di stampo occidentale, sia antiche conoscenze che risalgono alla tradizione orientale. Vediamo dunque come si diventa naturopata e quali sono le occasioni di lavoro.

Diventare naturopata: il percorso professionale

Una grave pecca, dal punto di vista normativo italiano, è la mancanza di leggi e regolamenti a livello nazionale che disciplinino questa importante figura. Tuttavia, la carenza nazionale viene integrata da quella regionale, proprio perché il naturopata è una figura sempre più richiesta.

Ad esempio:

  • in regioni quali la Lombardia o la Liguria, sono presenti normative locali che in qualche modo riconoscono questa figura e ne disciplinano l’operato;
  • se vuoi operare all’estero, sappi che praticamente ovunque troverai una legge a tuo favore;
  • da queste premesse deriva anche naturalmente il fatto che non esistono scuole specifiche o albi professionali.

Per la formazione quindi è bene affidarsi a centri che in qualche modo siano riconosciuti. È necessario infatti conseguire un attestato professionale che ti occorrerà poi per lavorare.

Non affidarti a corsi che sono ambigui o che ti rilasciano titoli non spendibili. Piuttosto contatta prima i centri in cui vorresti lavorare ed informati su quali titoli riconoscono.

Ciò premesso la formazione tipica di un naturopata non dovrebbe durare meno di tre o quattro anni. Presso alcune delle più importanti università d’Italia sono attivi dei corsi riconosciuti dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).

Un ottimo referente italiano, che senza dubbio rilascia attestati seri e validi, è la Società di Medicina Psicosomatica. Presso questa società è possibile formarsi ed ottenere attestati validi.

Sbocchi lavorativi del naturopata

Dove si possono poi spendere i titoli che si sono conseguiti? In effetti le occasioni di mettere in pratica le proprie competenze sono molte. Il naturopata può infatti lavorare presso:

  • le palestre: qui potrà seguire gli iscritti fornendo loro utili consigli o preparati in caso di problematiche muscolari;
  • i centri benessere: chi si rivolge ad un centro benessere apprezzerà molto la figura del naturopata che potrà integrare il trattamento;
  • gli studi medici: sempre più medici stanno dando spazio a questi professionisti nei casi in cui i loro pazienti non necessitino di trattamenti farmacologici (oppure proprio per alleviare gli effetti collaterali delle terapie mediche).
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