RSPP è la sigla di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Si tratta di un profilo lavorativo ormai essenziale per ogni contesto aziendale, capace di occuparsi in prima persona di sicurezza di lavoro e tramite autorevole fra datori e dipendenti. Ecco come si diventa RSPP seguendo ogni procedura richiesta.
Come viene nominato l’RSPP
La figura dell’RSPP è ormai obbligatoria nel contesto professionale. Tale profilo può corrispondere ad una persona interna o esterna, in possesso delle competenze necessarie per elaborare un piano di sicurezza dei lavoratori. Al tempo stesso, deve essere in grado di attuare un programma di formazione per dipendenti e collaboratori e partecipare in prima persona alla creazione di un Documento di Valutazione dei Rischi, insieme al datore di lavoro, ad un medico e ad un rappresentato dei lavoratori.
In pratica, per assumere tale ruolo, è sufficiente essere un dipendente aziendale, una risorsa esterna esperta nell’ambito della sicurezza sul lavoro, o anche il datore di lavoro stesso. Per sapere come si diventa RSPP, è necessario anche conoscere le sue responsabilità. Dopo aver raccolto le segnalazioni da parte di datore e lavoratori, bisogna organizzare e creare un piano formativo di sicurezza che riguardi sia i dipendenti, sia il posto di lavoro stesso. Infine, un profilo del genere deve partecipare alla stesura del documento di valutazione dei rischi insieme al datore e al medico.
Quali requisiti occorrono per diventare RSPP
Per diventare RSPP, è necessario avere almeno il diploma di maturità, unito ad un attestato di frequenza a corsi di formazione che si occupino di comunicazione aziendale, prevenzione dei rischi e gestione di vari tipi di attività. Entrando nei particolari, bisogna aver preso parte a lezioni che vengono raccolti in tre tipologie di Moduli, denominati semplicemente Modulo A, B e C.
I tre moduli per i corsi di formazione RSPP
A questo punto, vediamo quali sono i tre moduli grazie ai quali è possibile diventare RSPP. Il Modulo A dura 28 ore e costituisce un credito formativo permanente. Racchiude al suo interno corsi e tematiche di base e si occupa di concetti come i rischi biologici, fisici, da rumore, da vibrazioni, eletrici, da agenti cancerogeni, da incidenti rilevanti e così via. Una volta superato il modulo, è possibile avere un’ottima competenza della normativa di riferimento e dei soggetti in causa.
Il Modulo B è un primo corso di specializzazione e la sua natura varia a seconda della classificazione ATECO della propria azienda di appartenenza. Riguarda la maggior parte dei settori produttivi, tra i quali pesca, agricoltura, attività minerarie, sanità, industria chimica, pubblica amministrazione. Alcuni ambiti necessitano di ulteriori corsi di specializzazione.
Il Modulo C, infine, dura 24 ore, non necessita di alcun aggiornamento e può essere frequentato solo da coloro che sono già RSPP. Riguarda la prevenzione da rischi sociali e psicologici, da stress e da organizzazione da lavoro.
I corsi d’aggiornamento
Ogni RSPP è tenuto a frequentare una serie di corsi di aggiornamento, la cui durata deve essere pari a 40 ore nel corso di un quinquennio. Ciascun insieme di lezioni può avere fino ad un massimo di 35 partecipanti, va gestito tramite un apposito registro di presenza e può essere convertito in seminari o convegni dagli argomenti coerenti rispetto a quelli trattati dai corsi corrispondenti. In ogni caso, la durata degli incontri aggiuntivi non può superare le 20 ore complessive.
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