Il travel blogger è una figura contemporanea, tuttavia non è nientemeno che l’evoluzione dal lavoro fatto per secoli da viaggiatori o esploratori d’ogni epoca: attenti redattori di diari di viaggio.
Il mestiere del travel blogger
Questo che oggi è a tutti gli effetti un mestiere oltre che una passione di molti, ha infatti le medesime finalità d’un tempo, con tutta la potenza dei mezzi moderni. I travel blogger sono viaggiatori esperti, entusiasti, estasiati dalla bellezza e varietà del mondo vicino e lontano, che amano raccogliere tutte le loro esperienze in un diario online. Gli articoli del travel blogger possono concentrarsi su ogni aspetto, dai consigli di viaggio, al risparmio, al cibo locale, la descrizione di varie mete o attrazioni turistiche sconosciute. Tutto questo avvalendosi di avvincenti resoconti scritti e fotografie e video più o meno elaborati. Il travel blogger a livello di definizione è dunque non il viaggiatore improvvisato che riporta occasionalmente qualche riga sulle proprie vacanze, ma una persona che ne ha fatto la vera e propria professione.
Travel blogging: mestere o professione?
Al giorno d’oggi, specialmente per i meno giovani, accettare i nuovi lavori che proliferano online sembra essere molto difficile. Non è raro dunque imbattersi in persone che tendono a sminuire questo come tanti altri mestieri, ma a scanso di scetticismi generazionali lo è a tutti gli effetti. Certo, ci sono anche travel blogger che tengono un blog o un canale social aperto per semplice passione senza ricercarne alcun guadagno, o dedicando un impegno più limitato come attività hobbystica, ma ci sono anche figure che ne hanno fatto la professione della propria vita.
Abbiamo chiesto al travel blog Recyourtrip cosa significhi essere travel blogger e la risposta è stata chiara e precisa: dedicarsi al travel blogging in maniera completa richiede infatti un grande impiego di tempo e competenze, che vanno affinate e perfezionate per offrire articoli completi, gradevoli e di qualità. Senza dimenticarsi ovviamente del tempo e del denaro speso per fare i vari viaggi. Dunque il travel blog e quindi il travel blogging a tutti gli effetti sono un vero mesterie, una professiona a tutti gli effetti.
Si tratta dunque di liberi professionisti regolarmente in possesso delle relative partite iva, che riescono a produrre un ritorno economico più o meno importante grazie a sponsorizzazioni di vario tipo, collaborazioni, e tanto altro ancora.
Un mix d’età tra i travel blogger
L’età dei travel blogger è anche molto variabile, possono essere ex professionisti che dal reparto giornalistico, televisivo e letterario si sono spostati al web, ma anche giovanissimi audaci viaggiatori che hanno acquisito le proprie competenze o da autodidatti o tramite corsi specifici in diversi campi.
Come abbiamo visto in precedenza infatti, le competenze che deve possedere un travel blogger sono numerose. A parte le conoscenze linguistiche per poter viaggiare comodamente, lo spirito intraprendente e avventuriero, ci vogliono anche doti narrative, scritte e orali nel caso della pubblicazione di video , e doti artistiche per l’eventuale produzione personale di tutto il materiale video, audio e fotografico. Senza dimenticare la dimestichezza col web, siti internet, programmi per fotoritocco e videoediting e molto altro ancora. Non è un mestiere semplice, insomma, e non è da tutti riuscire ad avere un seguito corposo sul blog fin da subito.
Sebbene il blog rimanga il cuore pulsante dell’attività, che consente anche l’interazione con il lettore tramite i commenti, spesso i travel blogger si aiutano o si lanciano a vicenda anche da piattaforme social o video. Un collegamento importante per raggiungere spettatori di ogni fascia d’età e dagli interessi più disparati.
Il travel blogger può eventualmente assumere delle figure professionali specializzate, che si occupino di diverse mansioni, ma questo significa investire molto denaro e non tutti agli albori della propria carriera possono permetterselo.
Sono molto più frequenti dunque i casi di travel blogger che curano personalmente la redazione dei loro contenuti, e si inespertiscono nella produzione fotografica digitale. Sempre grazie ai nuovi strumenti, come fotocamere potenti integrate in smartphone di ultima generazione, connessioni ultra rapide e l’accessibilità migliorata, i blog moderni sono dunque dei reportage ricchi e validi, in continuo aggiornamento.
Travel blogging e monetizzazione
Dal punto di vista del guadagno, il blog consente l’inserimento delle classiche sponsorizzazioni, sistemi di donazioni dirette, ma anche i più frequenti e programmi di partnership con produttori e fornitori di beni e servizi di interesse comune al pubblico di viaggiatori.
Che si tratti di materiale fotografico, stampe di gadgets, indumenti, attrezzatura sportiva e da viaggio, supplementi e alimenti, un buon travel blogger verrà spesso chiamato in causa per testare e promuovere i prodotti più validi. Nei casi più celebri, alcune aziende arrivano ad offrire anche interi viaggi pagati, o alloggi in hotel di lusso.
Non è raro che un travel blogger finisca per diventare un’icona di riferimento, un vero e proprio influencer che con le sue conoscenze, capacità e carisma, riesce a far emozionare e appassionarsi tante persone al meraviglioso mondo dei viaggi.
Promozione del turismo con il travel blog
Il travel blogger diventa dunque in un certo senso il promotore più visibile del turismo e si ritrova a collaborare direttamente con tutti quegli enti che riescono a comprendere ed apprezzare il suo valore, dandogli appoggio con ogni mezzo possibile.
L’evoluzione naturale di questo mestiere sembra inoltre tendere per i più intraprendenti, alla creazione di piccole peculiari agenzie di viaggio. Un passaggio ovviamente non obbligatorio, che è stato scelto da alcuni a grande richiesta da parte dei propri numerosi lettori. Non è raro infatti che, a differenza del giornalista di viaggio televisivo o dell’esperto redattore di guide turistiche, il travel blogger venga vissuto come una figura più accessibile, più vicina alla gente comune e che molti siano disposti a pagare pur di poter viaggiare accompagnati direttamente dal proprio blogger di fiducia.
In conclusione, questo mestiere è vivo, in pieno fermento, ed è forse uno fra quelli che riesce a tenere vivacemente attiva la scena blog internazionale, riuscendo a collegare ancora di più il nostro grande mondo.
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