Il termine psicomotricità è ormai diventato di uso comune, soprattutto tra le famiglie con bambini in età scolare, anche se un numero sempre crescente di adulti pare esserne direttamente interessato.
Cosa si intende per psicomotricità
Indice
ToggleQuando si parla di psicomotricità ci si riferisce ad una particolare disciplina medico-sanitaria, strettamente pratica. Il suo ambito di riferimento è piuttosto labile: ha a che fare con il movimento e la psicologia, ma anche con la fisicità del corpo, la comunicazione emotiva e la percezione mentale.
È una scienza che sfocia nella neuropsicologia, attraversando la fisioterapia, la psicologia e la logopedia.
Prevenzione e terapia
La psicomotricità può avere un carattere educativo e prettamente preventivo, oppure più strettamente terapico: nel primo caso, si parla di psicomotricità in senso stretto, mentre nel secondo si parla – più precisamente – di terapia neuropsicomotoria. La prima viene sfruttata a scopi pedagogici, per insegnare ai bambini – dagli 0 ai 10 anni – a comportarsi adeguatamente, muovendosi in modo opportuno, imparando a riconoscere le proprie potenzialità ed individuando eventuali tecniche correttive.
Il bambino, mediante le tecniche psicomotorie, impara a gestire il proprio corpo (nel movimento, nel tono linguistico e gestuale), scoprendo se stesso, in relazione alla dimensione spazio-temporale e socio-relazionale. Proprio per questo, risulta particolarmente efficace, se applicata nel primo decennio di vita, periodo in cui si assesta appieno la coscienza di sè, in riferimento allo spazio occupato nel mondo.
La terapia neuropsicologica, invece, interessa indistintamente bambini ed adulti e viene attivata come metodologia per limitare i danni, o migliorare le condizioni (fisico-mentali) in difetto, a causa di incidenti, interventi, danni cerebrali e fisici, disturbi e patologie congenite che limitano il corretto sviluppo psico-fisico: ritardi del linguaggio, autismo, inerzia o iperattività, disprassia o deficit della coordinazione.
Lo scopo è, in ogni caso, quello di migliorare le capacità relazionali, attraverso il miglioramento cognitivo: si trattano le emozioni e si allena la fisicità, si impara ad esprimere le prime mediante la seconda, la gestualità e il linguaggio.
Tecniche, esercizi e strumenti
La psicomotricità si applica mediante sessioni di esercizi che coinvolgono attività fisica e pratiche mentali, con percorsi ideati in base all’età, al profilo socio-culturale, caratteristiche soggettive ed eventuali difficoltà o patologie esistenti.
Negli anni, numerose sono state le tecniche psicomotorie approntate, riconosciute ufficialmente ed applicate negli istituti scolastici, nelle palestre e negli studi medici privati. La metodologia ed il setting, una volta individuati, vengono applicati e rispettati in modo attento e preciso, da tutto il gruppo.
A livello educativo, le sessioni sono applicabili di preferenza a gruppi di 5-15 soggetti, guidati da un unico terapista. Gli esercizi per bambini si basano fondamentalmente sul gioco (di ruolo), la musica e la danza; quelli degli adulti sfruttano anche la grafologia, la scrittura creativa, le tecniche artigianali: ovvero tutte le tecniche per la gestione delle emozioni, della comunicazione e della manualità.
La strumentazione prevede oggetti di uso comune: palle, bastoni, teli, pasta modellabile, carta e stoffa, travestimenti e strumenti musicali. Sia con i bambini che con gli adulti, si sfrutta la sensorialità fisica per sviluppare ed indirizzare quella mentale.
Per un approfondimento sulle tecniche di psicomotricità infantile, suggeriamo la lettura dell’articolo http://www.istitutodipsicomotricita.com/terapie-psicomotorie-0-18 che spiega, nella pratica, in che modo approntare al meglio un percorso educativo.
Formazione, studi e aggiornamenti
Gli esperti di psicomotricità, solitamente, provengono da corsi di Laurea in Fisioterapia, Scienze Motorie, Psicologia, ma possono essere anche insegnanti di danza, allenatori ed educatori che desiderino potenziare la pedagogia con la psicomotricità.
Ciò che è fondamentale è mantenersi in aggiornamento continuo, seguendo la mutabilità della materia e rimanendo informati sulle nuove tecniche, affidandosi a docenti esperti.
A tal proposito, sul sito www.istitutodipsicomotricita.com potrete trovare una guida completa ed altamente professionale sulla questione della psicomotricità e rintracciare anche corsi professionali e seminari.
La psicomotricità richiede un alto livello di conoscenza multidisciplinare, teorica e pratica, per cui necessita di esperienza e formazione: una scienza applicata che andrebbe maggiormente considerata, sfruttata e potenziata.
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