Nell’anno 2010 l’Inail ha pubblicato un dettagliato manuale per quanto concerne la sicurezza sul lavoro di badanti, colf e assistenti familiari. In moltissimi casi tra l’altro, queste figure sono lavoratrici straniere. In questo articolo dunque, faremo un approfondimento su questo manuale e sui alcuni dei potenziali rischi, ad esempio quelli dovuti ai prodotti chimici frequentemente usati nelle abitazioni.
Badanti, colf e assistenti familiari stranieri: la situazione in Italia
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ToggleSecondo alcune stime, allo stato attuale delle cose in Italia ci sono oltre 2 milioni tra badanti, colf e assistenti familiari. Le stesse stime riportano come circa il 90% di queste figure siano di origine straniera. I Paesi da cui provengono sono Ucraina, Romania, Albania, Polonia, ed altri ancora.
Come ricorda l’Inail stesso, molto spesso i lavoratori stranieri sono maggiormente esposti ai rischi sul lavoro, rispetto ai loro colleghi italiani. In alcuni casi infatti, tali lavoratori sono impegnati in attività particolarmente faticose, senza alcuna formazione e addestramento, e frequentemente si tratta anche di situazioni prestazioni irregolari.
Per cercare di prevenire infortuni, malattie e incidenti in questo settore, l’Inail ha pubblicato una guida “Lavorare in casa in sicurezza. Manuale per colf e assistenti familiari”, al cui interno è possibile consultare numerosi moduli formativi, proprio in tema di sicurezza e salute sul luogo di lavoro.
Tale guida è ben realizzata e di facile lettura, grazie ad una serie di domande e risposte mirate proprio a definire quali sono i potenziali pericoli in casa per i collaboratori o gli assistenti alle persone malate o agli anziani. Il documento infatti ricorda come molte volte, magari per la fretta di svolgere un determinato compito, la distrazione possa causare incidenti e malattie sul lavoro.
Colf e badanti: i rischi per i prodotti chimici
Durante una prestazione lavorativa, colf, badanti e assistenti familiari possono incorrere in moltissimi pericoli, causa anche di gravi incidenti. Tra i più comuni troviamo quelli legati all’utilizzo dei prodotti chimici destinati alle pulizie di casa. Per tali pulizie infatti, nelle abitazioni si utilizzano tra i più disparati detergenti.
Detersivi per i pavimenti, per togliere la polvere, per gli indumenti, prodotti per sgrassare l’unto in cucina, anticalcare per i sanitari e la rubinetteria, sono solamente alcuni tra i più utilizzati. Appare ovvio come questi prodotti, innocui se usati correttamente, possano diventare altamente pericolosi nella situazione opposta.
I produttori di questi detergenti hanno l’obbligo di riportarne l’eventuale pericolosità direttamente in etichetta, attraverso un riquadro arancione. Molto spesso tali etichette non vengono lette o comprese, per questo motivo l’Inail nella guida ha riportato i simboli principali che attestano il pericolo.
Entrare in contatto con i prodotti chimici, è più facile di quel che possa sembrare, quindi un’intossicazione può dipendere da numerosi fattori, come inalazioni, ingestioni, o contatti con sostanze irritanti o corrosive. Che bambini, adulti e anziani possano ingerire alcuni di questi detergenti perché travasati in altri contenitori, è una situazione molto frequente.
I consigli della guida Inail
Appurato come i prodotti su citati possano rappresentare un pericolo in casa per colf, badanti e assistenti familiari, ora vedremo quali sono alcuni dei consigliche l’Inail ha incluso nella sua guida:
• Utilizzare nella maniera corretta i prodotti secondo quanto riportato in etichetta.
• Non staccare mai le etichette, ma soprattutto leggerle prima dell’uso.
• Usare le dosi consigliate. Quantità maggiori non producono un risultato migliore.
• Utilizzare i prodotti chimici solamente per gli scopi specificati in etichetta.
• Non accumulare scorte eccessive di detergenti: possono diventare pericolosi.7
• Proteggere sempre le mani con i guanti, e dopo l’uso dei prodotti lavarle con cura.
• Non mescolare prodotti differenti.
• Non travasare assolutamente i prodotti chimici in altri contenitori.
• Evitare di bere, mangiare e fumare durante l’utilizzo dei detersivi.
• Arieggiare i locali.
• Chiudere con cura i contenitori dopo l’utilizzo, evitando di lasciarli in giro per casa.
• Consultare il medico curante in caso di problemi.
Alcuni dei consigli riportati, che per la precisione fanno parte del modulo 5 (il rischio da prodotti chimici) della guida Inail, possono apparire persino banali. Ovviamente quelli legati ai prodotti chimici, non sono gli unici rischi di chi svolge queste professioni. Altre tipologie riguardano ad esempio l’utilizzo degli elettrodomestici, e delle possibili scosse elettriche.
Come riporta anche questo articolo sugli aspirapolvere senza fili ad esempio, l’assenza di un collegamento diretto alla linea elettrica durante il loro funzionamento, può abbassarne notevolmente i rischi.
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