La patente CQC non è una patente in senso stretto, ma piuttosto una certificazione necessaria a svolgere l’attività di autotrasportatore di merci e di persone.

La formazione nel campo dei trasporti è un tema fondamentale: avere conducenti ben formati significa assicurare un certo grado di competenza e dunque di sicurezza per le strade. La Carta di Qualificazione del Conducente ha proprio questo obiettivo. Tutti i conducenti in possesso di patenti C e D devono necessariamente ottenerla per poter guidare mezzi pesanti o con più di 9 posti.

Per ottenere la CQC bisogna frequentare un corso sul cronotachigrafo presso un ente accreditato alla motorizzazione.

Carta di qualifica: cos’è

La Carta di Qualificazione del Conducente è una certificazione obbligatoria dal 2003 per il trasporto di merci e persone in tutta Europa. Dopo esser stata introdotta da una Direttiva UE nel 2003 solo per alcune patenti C e D, nel 2020 un nuovo decreto legislativo l’ha resa necessaria per tutti i conducenti con C1, C, C1E, CE, D1, D, D1E e DE.

La CQC si divide in due categorie:

  • CQC merci (CQCM): è un’integrazione delle patenti C ed è obbligatoria per tutti i conducenti che trasportano merci con veicoli di massa superiore alle 3,5 tonnellate, rimorchi compresi.
  • CQC persone (CQCP): è un’integrazione delle patenti D ed è obbligatoria per gli autotrasportatori che guidano autobus con capienza superiore ai 9 posti.

Carta di qualifica: come ottenerla

Le patenti CQC si ottengono frequentando un corso di formazione della durata di 280 ore divise in 260 di teoria e 20 di pratica. Esiste anche una versione accelerata di 140 ore divise in 130 di teoria e 10 di pratica. Al termine del corso il conducente sostiene un esame per ottenere la CQC. La validità della Carta di Qualificazione è di 5 anni e va necessariamente rinnovata alla scadenza per poter continuare a esercitare la professione. Sono previste delle sanzioni in caso di guida senza CQC.

Ci sono dei limiti d’età per l’ottenimento della CQC. In generale, tutti i maggiorenni possono conseguirla frequentando il corso, ma nei primi anni hanno delle limitazioni. Nel dettaglio:

  • Per il trasporto di merci: i conducenti fino a 21 anni non possono guidare autocarri di massa totale superiore a 7,5 tonnellate.
  • Per il trasporto di persone: i conducenti fino a 23 anni non possono condurre autobus con capienza superiore a 16 persone o per un percorso più lungo di 50km nel caso di servizi di linea.

CQC: perché è importante

La Carta di Qualificazione del Conducente è importante perché assicura che i guidatori siano formati non solo sulle regole della strada e sul funzionamento del mezzo, ma anche su come effettivamente va utilizzato.

Durante il corso per la CQC si affrontano ben 10 moduli, ognuno con durata diversa, che affrontano diversi argomenti, sia tecnici che normativi e amministrativi.

La scelta, europea prima e italiana poi, è stata quella di valorizzare il più possibile questa formazione, per assicurare un alto grado di sicurezza per le strade. Più i conducenti sono formati, più eviteranno comportamenti pericolosi e sapranno gestire egregiamente situazioni difficili. Nel settore dei trasporti di merci e di persone questo aspetto è ancora più importante, data la natura delicata della professione.

CQC e Covid: formazione online e scadenze prorogate

La pandemia ha cambiato le carte in tavola anche per la CQC. Le novità principali riguardano il modo in cui viene erogata la formazione e la scadenza delle certificazioni. Solitamente, tutto il corso per l’ottenimento della Carta di Qualificazione del Conducente avviene in presenza. Dall’insorgere del Coronavirus, è diventato possibile tenere la formazione anche online.

Questa possibilità permette di essere più flessibili e di continuare a organizzare corsi per i conducenti anche durante i vari lockdown. Inoltre, onde evitare che le patenti e le CQC scadano senza la possibilità di essere rinnovate, il governo ha deciso di estendere le scadenze in via straordinaria secondo termini consultabili a questo link.

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